Irène è nata a Kiev l’ 11 febbraio 1923, figlia di un ricco banchiere ebreo. Della sua educazione si occupò la tata Zezelle, di madrelingua francese: la madre di Iréne, Anna Margoulis, non si interessava particolarmente alla formazione della figlia. Irene imparerò anche il russo e l’inglese.
A causa delle leggi razziali la famiglia si trasferì prima a San Pietroburgo, in Finlandia e Svezia. Nel luglio del 1919 si stabilirono definitivamente in Francia, dopo un avventuroso viaggio in nave. La famiglia sembrava aver ritrovato la tranquillità, comprarono una bella casa a Parigi, nel suo quartiere più chic.
Nel 1921 si iscrisse alla Sorbona, facoltà di Lettere, che concluse tre anni dopo. Irene conosceva sette lingue, e nel 1921 pubblicò il suo primo testo (in francese) sul bisettimanale «Fantasio». Il primo romanzo Le Malentedu, arrivò cinque anni dopo. La sua prima novella (L’Enfant génial),fu pubblicata nel 1927.
All’età di 23 anni si sposa con Micheal Epstein, giovane ingegnere russo. Nel 1929 pubblica “David Golder” e in quello stesso anno arriva la sua prima figlia, Denise e nel 1937 la seconda, Élisabeth.
Nel 1930 viene pubblicato Il Ballo, dove si racconta il difficile rapporto tra madre e figlia.
Nel 1931 pubblica “Come le mosche d’autunno“, nel 1935 “Il vino della solitudine”, il libro più personale di Irene. Nel 1936 arriva “Liens du sang” e nello stesso anno esce “Jezabel”.
Nel 1935, dopo il rifiuto della cittadinanza francese, la famiglia si converte al cattolicesimo, ma nonostante questo sono vittime delle leggi razziali, a Irene fu impedito di pubblicare e al marito di lavorare in banca. Nel 1940 raggiunsero le figlie a Issy-l’Évêque, lì Irene continuò a scrivere ma non potè pubblicare nulla. Sotto uno pseudonimo riesce a pubblicare “L’Ogresse” e altre varie novelle.
«Sto scrivendo molto, immagino che saranno opere postume, però almeno mi fanno passare il tempo»
Il 13 luglio fu arrestata e due giorni dopo fu internata a Pithiviers. Il marito fece di tutto per liberarla ma purtroppo non ci riuscì, Irene venne mandata ad Auschwitz, sul vagone n. 6. Venne assegnata al campo di Birkenau. Il 17 agosto muore a causa di un’epidemia di tifo.
In seguito anche Micheal fu deportato insieme alla sorella ad Auschwitz, dove morì il 6 novembre del 1942.
Le figlie si salvarono, erano state affidate agli editori di Irene. Denise conservò i documenti che era riuscita a salvare in una valigia, senza mai aprirla. Dopo molti anni, con dolore, aprì la valigia e vi trovò dentro i primi due capitoli di “Suite francese”. Il libro incompiuto fu pubblicato solo in Francia nel 2004, Élisabeth nel 1992 pubblicò una biografia sulla madre, intitolata “Le Mirador”.
Alcune delle opere di Irene pubblicate postume sono state: I Doni della vita ( 1947), I falò dell’autunno (1957), Suite Francese (2004), La sconosciuta (2009), ecc…
Fonti: – https://it.wikipedia.org/wiki/Ir%C3%A8ne_N%C3%A9mirovsky#Anni_’20_-_%22The_roaring_twenties%22 \ – https://www.wuz.it/biografia/192/Nemirovsky-Irene.html
Una opinione su "STORIE DI GRANDI AUTORI E AUTRICI: Irene Nevmirosky"