Chi sarebbe disposto a sacrificare se stesso per amore?
Ringrazio la bellissima iniziativa di Giorgia del profilo Instagram “Passione Retorica“, che ha dato il via alle letture delle opere di Euripide. A questo link potete trovare l’elenco delle tragedie che andremo a leggere — https://www.instagram.com/p/CKGqLQinMkq/?utm_source=ig_web_copy_link
La prima tragedia programmata a gennaio è stata proprio Alcesti, la più antica delle sue tragedie che è arrivata a noi.
Tragedia che mi ha appassionato sin da subito, si legge in poche ore, di grande intensità.
Il sacrificio per chi si ama, simbolo di coraggio, donna fedele ed eroina di fronte alla morte. La figura femminile prende il sopravvento e quasi oscura la controparte maschile. La tragedia si conclude con un lieto fine, quasi come se fosse una favola.
Ora non vedo l’ora di leggere per febbraio “Eracle” 🤓.
I PERSONAGGI
Alcesti: Moglie di Admeto, figlia di Pelia e di Anassibia. Il padre decise di darla in sposa soltanto a chi fosse stato capace di aggiogare a un carro due bestie feroci.
Admeto: Re di Fere di Tessaglia. Partecipò alla spedizione degli Argonauti e alla caccia al cinghiale Calidonio. Ottenne da Pelia la mano di Alcesti, dopo essere riuscito nella prova di aggiogare a un carro un leone e un cinghiale.
Apollo: figlio di Zeus e di Leto (Latona). Dio della musica, della medicina, anche della sapienza filosofica e religiosa.
Ercole: figlio di Zeus e di Alcmena. Famoso per le 12 fatiche al servizio di Euristeo.
Sappi, Alcèsti, che muor con te la donna miglior fra quante sotto il sole vivono.
LA TRAGEDIA
Apollo fu condannato da il padre degli dei, Zeus, a servire nella casa di Admeto come schiavo. La sua fu una punizione delle sue azioni contro i Ciclopi: li sterminò dopo che fu ucciso suo figlio Asclepio, per mano di Zeus stesso.
Il dio per ringraziare dell’accoglienza ricevuta, strappa alle Moire Admeto, a patto che qualcuno si sacrifichi al suo posto. Solo la cara moglie, Alcesti, fu disposta al sacrificio, nemmeno gli anziani genitori del marito si sacrificarono per lui. Apollo tenta di salvare la donna ma inutilmente.
Tien fra le braccia la diletta sposa, e piange, e prega perché non lo lasci. L’impossibile cerca! Ella si strugge nel suo male, si disfa, s’abbandona, triste peso, al suo braccio. E, benché poco respiri piú, del sole i raggi anela.
Alcesti poco prima di morire chiede al marito di non risposarsi, di non sostituirla con un altra donna e non dare una nuova madre ai loro figli.
Non temere. Io t’ebbi sposa da viva; e morta, ancora unica sposa mia detta sarai. E non un anno il lutto tuo porterò; ma sin ch’io resti in vita
Sulla scena arriva Ercole, che chiede ospitalità mentre sta affrontando una delle sue fatiche; il re per non respingere l’eroe non gli fa sapere cosa accade veramente, nascondendogli l’identità della persona che stavano piangendo.
Ercole ignaro della reale situazione, si ubriaca senza freno. Quando però un servo si lamenta del comportamento dell’eroe, finalmente Eracle scopre che stanno piangendo la morte della regina.
L’eroe decide di scendere così nell’Ade e cercare di riportare Alcesti in vita. Eracle ritorna con una donna coperta da un velo sul viso, fingendo di averla vinta a una gara e chiede al re di tenerla con lui ed accettarla come futura moglie.
Admeto fedele alla richiesta di Alcesti non vuole, anzi ha quasi paura a toccarla, acconsente a guardarla solo per compiacere il suo ospite. Dopo le insistenti richieste di Eracle Admeto accetta di tenerla a palazzo, così le viene tolto il velo e si scopre che la donna è Alcesti.
Admeto felice di aver ritrovato la sposa chiede come mai essa non parla, Eracle spiega che non le è consentito parlare per tre giorni, il tempo necessario per essere “sconsacrata” agli inferi.
The Heart Is A Book ❤📚