Buongiorno Readers ⭐
oggi vi porto con piacere all’attenzione il romanzo scritto da Francesco Molitierno, che ringrazio tantissimo per avermi contattato e permesso di leggere il suo romanzo, se pur breve molto intenso.
Prima come sempre vi lascio le informazioni della sua opera:
Trama. “I bollettini della protezione civile, i grafici, le curve – che sono estremamente utili per avere il quadro della situazione – non riescono mai a raccontare le storie dietro quei numeri. Perché non possiamo mai dimenticare che ogni decesso è una persona che smette di vivere, che non tornerà più e che scaverà un vuoto incolmabile nelle vite dei propri cari. “
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“Non possiamo mai dimenticare che ogni decesso è una persona che smette di vivere, che non tornerà più e che scaverà un vuoto incolmabile nelle vite dei propri cari”
E’ febbraio 2020, quando inizia a diffondersi la notizia che un virus proveniente dall’Asia stia causando diverse morti, un virus che si sta diffondendo velocemente.
E’ marzo 2020, siamo costretti in casa per proteggere noi stessi e gli altri. Vediamo al tg scene che non avremmo mai pensato di vedere: camion militari che portano via le troppe salme che non ce l’hanno fatta contro questo virus, che ora ha un nome: SARS-CoV-2. – Covid-19.
Forse in quei camion c’era un nostro parente, conoscente, amico…. forse abbiamo lottato direttamente con questo virus, forse ci ha portato via un pezzo di noi, un nostro caro, forse non abbiamo potuto abbracciare i nostri nonni per proteggerli e forse non abbiamo potuto salutarli per l’ultima volta, perché questo virus ci ha tolto la cosa più importante: il contatto umano.
“E’ una devastazione psicologica, sociale ed economica”
Questo è quello che Francesco ci racconta nelle sue lettere indirizzate alla sua cara nonna, che il Covid si è portata via. La sua lotta quotidiana per riuscire ad affrontare un dolore e soprattutto “il modo” in cui se né andata. Come dice l’introduzione, Francesco ci racconta “come questo virus ci renda impotenti, ci isoli dai nostri cari, ci privi di un ultimo abbraccio“.
Sul covid se ne sono dette tante, di numeri ne leggiamo e ne vediamo tanti ma degli affetti persi se ne parla troppo poco. Il libro mi ha commosso, mi è entrato dentro l’anima ed ho percepito la sua sofferenza. E’ una lettura emozionale, profonda e potente. Ammiro il fatto che abbia voluto condividere con noi lettori i suoi pensieri intimi e l’amore per la sua nonna, un amore unico.
Personalmente non sono stata colpita da questa tragedia ma conosco amici che non hanno potuto salutare madri, nonni …. per colpa di questa pandemia e allora è leggendo racconti veri come questo che riesci a “intuire” il dolore che c’è, e persiste, in chi questa tragedia l’ha vissuta sulla sua pelle.
“Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli”
Un libro breve ma di una forte intensità che vi consiglio assolutamente!
Faccio il mio più grande in bocca al lupo a Francesco per i suoi futuri obiettivi!
Potete seguirlo su Instagram: aldiladelcielo_