Recensione: Regina Rossa

𝓘𝓝𝓕𝓞
𝐄𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞: Mondadori
𝐏𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞: 430
𝐃𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 2 maggio 2017
𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞: Fantasy
𝐏𝐫𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐭𝐚𝐜𝐞𝐨: 11,88€
𝐏𝐫𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐄𝐛𝐨𝐨𝐤: 7,99€
Voto: ⭐⭐

Trama. Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità. Mare ha diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure il suo sangue è rosso… Mare rappresenta un’eccezione destinata a mettere in discussione l’intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei ribelli Rossi. Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro l’altro e Mare contro il suo cuore. “Regina Rossa” apre una nuova serie fantasy dove la lealtà e il desiderio rischiano di esseri fatali e l’unica mossa certa è il tradimento.

⇓ COSA NE PENSO ⇓

Ci sono pareri contrastanti riguardo a questo romanzo, c’è chi l’ha amato e chi no, io mi sento nel mezzo. Mi è piaciuto sì, ma non tanto quanto avrei sperato.

La storia l’ho trovata interessante: questi due mondi, personaggi con poteri straordinari (e ce ne sono veramente tantissimi, ne ho contati 15 tipologie diversi).

Ma ciò che non ho apprezzato la troppa somiglianza con Hunger Games. Le prime pagine sono quasi un flashback del libro della Collins. Se consideriamo che l’autrice stessa afferma di
essere stata influenzata dai romanzi di Tolkien, J.K. Rowling, George Lucas e C.S. Lewis, onestamente mi fa rimanere al quanto perplessa in quanto non ho trovato nulla dell’influenza di questi scrittori a mio avviso nel suo racconto.

Inoltre con la protagonista Mare, a differenza di Katniss, non sono riuscita a stabilire un legame o un affetto nei suoi confronti, anzi forse mi ha colpito maggiormente il principe Maven, un personaggio da non sottovalutare (ma non voglio spoilerare).

Altro lato carente che ho trovato è il world building perché ho fatto davvero fatica a comprendere quel poco che ci viene raccontato, ed è stato davvero difficile immaginare nei dettagli i vari luoghi e mondi.

Nel complesso non mi sento di bocciarlo del tutto, ci sono dei colpi di scena interessanti e dei buoni plot twist, ma devo ammettere che non mi ha invogliato alla immediata lettura del suo seguito.

Voi cosa ne pensate? L’avete letto? Se no, lo farete?

The Heart Is A Book

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