Trama. Venezia, 1943. Antonia Mazin è la figlia del più rinomato medico della città. Il suo sogno è riuscire, un giorno, a seguire le orme del padre. Ma per gli ebrei italiani la situazione si fa di ora in ora più difficile e pericolosa. I nazisti hanno occupato gran parte del paese, e il rischio di essere imprigionati e deportati è sempre più concreto. Per Antonia, ormai, l’unica speranza di sopravvivere è lasciare la città e i genitori, cambiare nome e rifugiarsi in campagna insieme a un uomo che conosce appena, Niccolò Gerardi. Nico studiava per diventare prete prima che le circostanze lo costringessero a lasciare il seminario, ma un idealista dall’animo puro come lui non può assistere passivamente a ciò che fascisti e nazisti stanno facendo, e per portare Nina al sicuro nella fattoria della sua famiglia accetta di fingere che lei sia la sua sposa. Ma la vita in campagna non è semplice per una ragazza di città come Nina, che sognava di diventare medico come suo padre: i vicini faticano ad accettare quella sconosciuta dolce e istruita, e quel che è peggio la loro diffidenza è condivisa da un ufficiale nazista che nutre sentimenti di vendetta nei confronti di Nico. Per i due giovani, il passo dalla finzione alla realtà è breve, i loro sentimenti diventano a poco a poco più profondi e i due ragazzi si scoprono innamorati. E iniziano a temere che prima o poi qualcosa, o qualcuno, finirà per separarli…
Quando scende la notte di Jennifer Robson; edito da Harper Collins Italia, data di pubblicazione 20 gennaio 2022; pagine 400; cartaceo 16.62€; ebook 6.99€
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“Perché lo fai?… Che razza di uomo sarei, se non ti aiutassi?”
Prima di tutto ci tengo a ringraziare l’ Harper Collins per la copia digitale!
E’ il primo romanzo che leggo dell’autrice e nella sua totalità l’ho apprezzato. La storia insieme al contesto storico è interessante, seppur semplice. Per metà del libro mi sono immersa nella lettura, affascinata dalla figura di Niccolò ed emozionata nel momento, tanto atteso, in cui i sentimenti dei due giovani cambiano e la loro storia non è più una semplice finzione.
Ma ho trovato la maggior parte del racconto troppo frettoloso, senza un vero approfondimento dei personaggi e della storia in generale. Mi sarebbe piaciuto conoscere qualcosa di più di Niccolò, ed avrei preferito che il suo personaggio rimanesse misterioso invece di diventare smieloso non appena svelati i sentimenti a Nina. In più la protagonista da ingenua e senza coraggio all’improvviso si trasforma in un eroina. L’ho trovato un po’ troppo stereotipato. Il cattivo di turno, l’amico austriaco arruolato nell’esercito tedesco, si accanisce con i due giovani ma per un motivo troppo futile per essere credibile.
Inoltre mi sarebbe piaciuto conoscere meglio Mezzo Ciel, un paesino nella campagna veneta.
Soprattutto, però, sono rimasta insoddisfatta delle ultime cento pagine dove il racconto doveva essere molto più profondo e dare spazio alle emozioni, oltre che a una descrizione storica molto più accurata. Ho letto vari libri sull’Olocausto, e anche libri romanzati, ma che hanno sempre rispettato la veridicità storica, questo purtroppo mi è sembrato troppo semplicistico.
Nel complesso lo trovo un buon libro, ripeto mi sono emozionata in alcune parti, ma mi aspetto una maggiore precisione e profondità quando si affrontano argomenti delicati come l’Olocausto e le deportazione, in considerazione del fatto che è ispirato a una storia vera, probabilmente del marito dell’autrice.
Probabilmente è adatto a chi non vuole entrare troppo nei dettagli della seconda guerra mondiale e le sue conseguenze, ed apprezza una storia d’amore semplice.