Emily è nata a Thornton (Yorkshire) il 30 luglio del 1818, quinta di sei figli: Maria, Elizabeth, Charlotte, Branwell e Anne.

Il cognome originario non era Brontë ma bensì Prunty. Il padre lo cambiò, probabilmente dopo
il suo conferimento del titolo di Duca e in ammirazione dell’ammiraglio Duca Nelson di Brontë, in Sicilia. La madre, Maria, muore quando Emily è ancora piccola e a ricoprire il ruolo femminile di riferimento per lei sarà la zia Elizabeth,
Emily lascerà la sua casa raramente e per brevi periodi, la lontananza dalla brughiera le provocherà malessere.

Di carattere schivo ed introverso, ma anche ostinato e testardo. Emily amava molto gli animali, nella sua casa erano presenti vari cani e addirittura anche un falco, Hero.


La nostra cara Emily purtroppo ha sempre avuto una salute cagionevole sin dai tempi della scuola. Ammalatasi di tubercolosi la malattia arrivò a peggiorare agli inizi del 1848.
La sua ostinazione la portò rifiutare le cure di medici e medicinali (consapevole del decorso che avrebbe portato la sua malattia), continuando a svolgere le sue attività domestiche senza farsi aiutare.
Solo il mattino del 19 dicembre deciderà di farsi vedere da un medico ma, nel pomeriggio dello
stesso giorno, Emily morì.
La sua opera più importante è il romanzo innovativo per quel periodo, con uno stile gotico:
Cime Tempestose, pubblicato sotto il nome di Ellis Bell nel 1847 (pubblicazione che pagò di sua tasca).

Il suo secondo romanzo non vide mai la luce in quanto Emily morì prima di completarlo.
Emily insieme alle sorelle Anne e Charlotte, sono tre figure letterarie attorno a cui è sempre aleggiato il mistero, a causa anche del poco materiale a disposizione che permette di conoscere nei dettagli la loro vita. Una cosa sicuramente è certa: erano tre donne di grande spessore e con una grande dote per la scrittura.
“Lui è me più di me stessa. Di qualunque cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono le stesse.”